Comunità Energetica è un insieme di persone che condividono energia rinnovabile e pulita, in uno scambio tra pari. Le comunità energetiche rappresentano quindi un modello innovativo per la produzione, la distribuzione e il consumo di energia proveniente da fonti rinnovabili
Paradigma da cambiare... Possibili.
Sono importanti queste transizioni energetiche perche' in tutti i settori , istituzionali, al rinnovamento delle rete, all'efficenza e l'indipendenza energetica da fonti pulite,dal coinvolgimento dei cittadini al mercato enegetico, camminano nella direzioni che confermano e rendono le communita' energetiche quasi essenziali.
Green New Deal. la Commissione Europe prevede che l’UE complessivamente dovrà ridurre le emissioniclimalteranti del 40% entro il 2030, per giungere alla carbon neutrality entro il 2050, rendendo sostenibile l’economia dell’UE. Il Green New Deal è il “nuovo patto verde”, una legge vincolante per tutti i Paesi UE, che si propone di intervenire su molti aspetti della vita economica e sociale tra cui la lotta al cambiamento climatico, la transizione energetica, trasformazioni del tessuto produttivo verso l’economia circolare, mobilità smart e sostenibile, agricoltura e protezione della biodiversità. Dall'agenda AGENDA 2030 ONU l’European Label of Governance’ Excellence (ELoGE) che ha introdotto 12 principi attivanti i vari livelli socio-economici di una comunità. Questi principi possono costituire un riferimento anche per definizione della governance della comunità energetica: 1. Partecipazione, rappresentanza, equa condotta delle elezioni 2. Reattività 3. Efficienza ed efficacia 4. Apertura e trasparenza 5. Stato di diritto 6. Condotta etica 7. Competenza e capacità 8. Innovazione e Orientamento al Cambiamento 9. Sostenibilità e orientamento a lungo termine 10. Sana gestione finanziaria 11. Diritti umani, diversità culturale e coesione sociale 12. Responsabilità Nuovi comportamenti individuali, familiari, associazionistici, di impresa e non solo tecnologici aprono la comunità a nuove opportunità di ripresa socio-economica e ambientale, in vista della decarbonizzazione che l’Europa attende entro il 2050, favorendo una rivoluzione sistemica importante nel tentativo di cambiare fortemente, nei prossimi dieci anni, il modo di consumare, di abitare e quello di alimentarsi andando così verso la neutralità climatica
Verso un’economia collaborativa andiamo verso modelli che cambiano il modo di vivere, l'energia, passando da modelli in cui siamo cittadini passivi, a cittadini attivi , coscenti che possono incidere positivamente in questo processo di transizione , traendone benefici , di natura economico , ambientale e sociale .
L’economia collaborativa, nota col nome di Sharing economy, è un modello economico basatosulla condivisione di beni e servizi La condivisione è una delle strategie alla base dell’economia circolare, un’economia a favore dell’ambiente, che permette di superare l’attuale sistema che produce sprechi e rifiuti. La sharing economy è principalmente costruita su reti collegate d’individui, organizzazioni o comunità che si fondano sulla collaborazione, la condivisione, lo scambio, il commercio di prodotti e/o servizi. Anche nell’ambito delle comunità energetiche possono essere applicati i principi della sharing economy e questo può determinare l’emergere di nuove regole all’interno della comunità che facilitino gli scambi di beni eservizi tra i membri che vi partecipano.
Autoconsumo: possibilità di consumare in loco l’energia elettrica prodotta da un impianto di generazione locale per far fronte ai propri fabbisogni energetici. E' la nostra sfida comune. I membri della comunità energetica sono protagonisti attivi nella gestione dei flussi energetici, per questo sono definiti prosumer. Il prosumer può godere non solo di una relativa autonomia energetica ma anche di benefici economici. Possiede un proprio impianto di produzione di energia: consuma ciò di cui ha bisogno e immette in una rete locale l’energia in esubero per scambiarla con gli altri membri della comunità oppure accumularla e restituirla alle unità di consumo nel momento più opportuno. Prosumer: mutuato dall’inglese, il termine è utilizzato per riferirsi all’utente che non si limita al ruolo passivo di consumatore (consumer), ma partecipa attivamente alle diverse fasi del processo produttivo.
[Modificato da MARIOCAPALBO 11/07/2021 13:54] |